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Sebbene siano pochi gli estimatori di questa analisi su Andrew Peller, penso sia utile seguirne il destino, visto il posizionamento quasi esclusivo nel mercato canadese e la strategia molto attiva di acquisizioni che sta mettendo in atto. Inoltre, essendo quotata in borsa può fornire qualche utile indicazione sulla sua valorizzazione. In breve, spero che le […] More






I super organizzati neozelandesi continuano a espandere il loro potenziale produttivo piantando in proporzioni 60/40 Sauvignon Blanc e qualche altro vitigno (Pinot Nero, Grigio e Chardonnay, a occhio). Il problema è che il lor è un piccolo mercato, e soprattutto non cresce più. Il grafico qui sopra è molto eloquente. Nel 2019/20 2.9 milioni di ettolitri dei 3.0-3.3 prodotti (2019 e 2020 rispettivamente) sono usciti dai confini. I neozelandesi non mostrano particolare attenzione al vino in genere, mantenendo un consumo pro-capite di 18.3 litri, in calo rispetto agli oltre 20 litri che abbiamo censito negli scorsi anni. E intanto le aziende, anche grazie alla graduale svalutazione del cambio, aumentano le loro dimensioni e i loro incasso. Con 56 ettari vitati per azienda vinicola, la Nuova Zelanda è veramente “Nuova” sotto questo punto di vista. Passiamo a commentare qualche dato.
Una azienda in più rispetto allo scorso anno, quasi tutte con vigneto. 56 ettari per vigneto da 55 dello scorso anno, che producono mediamente oltre 100 quintali di uva per ettaro, per la precisione 114 nel 2020, che “valgono” 189 dollari neozelandesi ciascuno.
Tutti numeri molto positivi, che nel 2020 sono ancora migliori con 3.3 milioni di ettolitri prodotti, +11% rispetto al 2019 e di fatto il livello più elevato degli ultimi anni.
Numeri che però si scaricano sui mercati esteri. Le esportazioni in volume sfiorano quota 2.9 milioni di ettolitri e superano 1.9 miliardi di dollari locali, con una crescita del 5-6% rispetto al 2019/20, nonostante l’ultima parte del periodo (che chiude giugno) sia stato impattato dal COVID.
Il mercato locale resta infatti piuttosto asfittico. 18 litri pro-capite, in calo sui 19 del 2019 e dai 21 del 2015. Solo 500mila ettolitri di vino venduto nel mercato locale, stabile o in leggero calo negli anni. E non si tratta di preferenza per prodotti esteri, perchè anche i consumi di vino estero non decollano.
La base ampelografica cresce ancora, toccando quota 40mila ettari, dai 39mila dello scorso anno. Quasi 1000 ettari in più di cui 555 sono di Sauvignon Blanc, che rappresenta il 63% del totale. Includendo gli altri 4 principali vitigni (Pinot Nero, 14%, Chardonnay 8%, Pinot Grigio 6% e Merlot 4%) arriviamo ben sopra al 90% del totale: molto focalizzati e non sui vitigni “ovvii” internazionali, che sono il Cabernet Sauvignon (solo 219 ettari) e lo Chardonnay (3222 ettari, ma residuali rispetto al Sauvignon blanc).
Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco More





Le esportazioni italiane di vino in Novembre non sono andate bene, non solo per la stabilizzazione del Prosecco nel segmento spumanti ma anche per la battuta d’arresto dei vini in bottiglia. Con il -5% del mese di Novembre arriviamo agli 11 mesi a una crescita del 2.9% e se dicembre finisce stabile (ma potremmo sperare […] More






La Francia fa decisamente meglio dell’Italia in questi primi sei mesi dell’anno in termini di esportazioni di vino. I dati rilasciati qualche giorno fa da Agreste mostrano un incremento del 3%, nonostante un calo del 6.6% dei volumi, per un totale di 6039 milioni di euro. Come avete potuto leggere nell’aggiornamento di metà settembre, le esportazioni italiane sono invece rimaste sostanzialmente stabili (-0.4%) per un valore di 3767 milioni di euro. Come abbiamo già sottolineato diverse volte, a fare la differenza sono i grandi vini francesi. Lo Champagne cresce di quasi l’8% nonostante il calo dei volumi del 5%, la Borgogna non è distante, +6% per le esportazioni, -8% per i volumi. Il quadro disegna dunque un effetto “prezzo-mix” molto potente (come è sempre stato) che vale 10 punti percentuali nel totale export, da +3% del fatturato a -6.6% dei volumi. Nel primo semestre 2023 questo impatto è pari soltanto a 1 punto percentuale per il vino italiano, che oggi viene esportato a una media di 3.6 euro al litro contro i 9.3 euro per il vino francese (entrambi i dati riferiti al semestre). Se allarghiamo lo sguardo, diciamo agli ultimi 3 anni, le esportazioni annue di vino francese hanno recuperato il 40% del valore, quelle italiane il 25% e, visibile anche graficamente, il divario si allarga.
Le esportazioni di vino francese sono cresciute del 2.9% nel primo semestre 2023 a 6039 milioni di euro. I volumi esportati sono invece calati del 6.6% a 6.5 milioni di ettolitri. Nel corso del primo semestre soltanto in maggio le esportazioni hanno subito un calo, mentre il mese di luglio è stato negativo per circa il 3%. Includendo questo dato, sui 7 mesi 2023 le esportazioni francesi sono comunque cresciute del 2.1% sul medesimo periodo del 2022.
La reportistica francese si basa principalmente sulle aree esportative (e non sulle nazioni, i cui dati sono piuttosto difficili da interpretare). Ad ogni modo, la performance migliore è quella relativa allo Champagne, cresciuto del 7.7% a quasi 2 miliardi di euro, nonostante i volumi esportati siano calati del 5% a 563mila ettolitri.
La Borgogna ha una performance simile, con un incremento del 5.6% delle vendite a 727 milioni e un calo dell’8% dei volumi a 291mila ettolitri.
La zona di Bordeaux, secondo contributore dopo la Champagne, cresce del 3% a 1.2 miliardi di euro nel semestre a fronte di una perdita di volume del 7%.
“tutto il resto” cala del 2% a 2.1 miliardi di euro, con un calo dei volumi del 6.6% e quindi un miglioramento del prezzo mix del 5%.Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco More






L’approfondimento sui dati di esportazione 2019 per regione e per tipologia di vino offre sempre numerosi spunti di riflessione. Lavoriamo come sempre su due set di dati ISTAT: 1) il dettaglio ATECO sulle esportazioni totali di vino per regione (origine delle aziende esportatrici); 2) il dettaglio per la categoria dei vini fermi in bottiglia, con […] More





