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Giappone – importazioni di vino – aggiornamento 2018

Il mercato del vino giapponese è cresciuto del 3% in valuta locale ma è rimasto stabile in euro, data la leggera svalutazione del cambio. Come abbiamo visto la scorsa settimana si tratta di uno dei pochi mercati in cui il prodotto italiano non cresce (-3% secondo la dogana giapponese nel 2018). La “consolazione” è che a non crescere è il mercato… ma… ma c’è un vincitore se guardate questi dati con attenzione: i vini spumanti francesi. Il mercato dei vini spumanti giapponese è cresciuto in modo sostenuto negli ultimi anni, e anche nel grigio 2018 ha fatto +9%, compensando un graduale calo dei prodotti fermi. Ma proprio dove l’Italia sta esprimendo la sua crescita, a vincere in Giappone sono i francesi, che dominano letteralmente la categoria con l’83% del mercato, 434 milioni dei 523 milioni totali contro i solo 32 milioni dell’Italia e della Spagna. L’unico altro paese a crescere è l’Australia, ma da un livello decisamente marginale. Passiamo a commentare qualche numero.

  • Il Giappone è uno dei principali mercati mondiali del vino, con importazioni di 1.4 miliardi di euro e 2.7 milioni di ettolitri di vino. È anche uno dei mercati con il prezzo medio di importazione più elevato, a segnalare la grande qualità del prodotto locale, 5.4 euro al litro (di cui 12 euro per la Francia e 4.2 euro per l’Italia).
  • L’Italia esporta 400mila ettolitri di vino, -7% sul 2017 per un valore di 166 milioni di euro, in calo del 3% sul 2017 e stabile nel corso degli ultimi 5 anni. Nonostante il Cile abbia subito un calo del 10% (-7% volume), ha mantenuto la terza posizione nel mercato con una quota di mercato del 12%. Si tratta sostanzialmente di vino in bottiglia, 130 milioni (-4%) e di vino spumante (32 milioni, -3%).
  • La Francia mantiene la leadership assoluta, con 790 milioni di euro di esportazioni, +4% nel 2018 e +5% annuo negli ultimi 5 anni, quindi allargando gradualmente il gap con gli altri paesi. Dei 790 milioni, ben 434 sono spumante, +12% nel 2018 e +14% annuo negli ultimi 5 anni. Proprio questa categoria è chiave per sostenere le esportazioni transalpine, dato che nei vini fermi in bottiglia l’andamento è simile a quello italiano: 349 milioni e -4%.
  • I vini americani sono quarti in Giappone, con 110 milioni di euro di export, stabili nel 2018. Vengono poi i prodotti spagnoli a 84 milioni e un calo del 4% e l’Australia a 42 milioni di euro e in crescita del 6%. La classifica praticamente si chiude qui, dato che Germania e Argentina sono ben sotto i 20 milioni e ricoprono un ruolo marginale, come Sud Africa e Nuova Zelanda.
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