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Spagna – esportazioni di vino, aggiornamento 2018

La Spagna chiude il 2018 con esportazioni in crescita del 2.5% a 2.96 miliardi di euro. Si tratta di un deciso rallentamento rispetto al +5.3% che abbiamo commentato a fine giugno, che implica una seconda parte dell’anno di fatto in negativo, -2%. A determinare il rallentamento sono stati i volumi, letteralmente crollati nella seconda metà del 2018 da 12.1 a 10.8 milioni di ettolitri, -15% (-13% su tutto l’anno), non totalmente compensati dal miglioramento del prezzo mix, con alcuni mercati particolarmente negativi come l’Italia che dopo aver fortemente incrementato le importazioni nel primo semestre le ha ridotte nel secondo semestre. Tornando sulle esportazioni in euro, che più ci interessano, va evidenziato il forte calo del vino spagnolo in Cina (19%), che lo ha fatto tornare ai livelli del 2016, mentre gli unici due mercati importanti in crescita sono la Francia (+11%) e il vicino Portogallo (+40%). Possiamo dunque dire che tra i tre grandi paesi esportatori di vino la Spagna sembrerebbe essere quella che ha avuto il tasso di crescita inferiore nel 2018, proprio perché una fetta importante del suo mercato è il vino di bassa qualità, il più impattato dalla crisi produttiva mondiale del 2017. Passiamo ad analizzare i dati.

  • Pur con il calo del 13% dei volumi esportati durante l’anno a 20.5 milioni di ettolitri la Spagna resterà probabilmente il maggiore esportatore mondiale di vino a volume, non troppo lontano però dall’Italia che dovrebbe chiudere intorno a 20 milioni.
  • Il valore dell’export è comunque cresciuto del 2.5% a 2.96 miliardi di euro, con un incremento dei vini spumanti del 10% a 507 milioni di euro (massimo storico per la Spagna) e un +11% per i vini sfusi a 701 milioni di euro (dato strano questo visto il forte calo dei volumi). Ne consegue un leggero decremento delle esportazioni di vino in bottiglia a 1.75 miliardi di euro (-2.5%).
  • Guardando ai dati per mercato a volume sono significativi i cali in Francia (-14% a 4.9 milioni di ettolitri) e in Cina (-48% a 756mila ettolitri), ma è anche forte il passo indietro in Russia (-39% a 0.46 milioni di ettolitri). Come abbiamo detto l’Italia ha avuto un anno a due facce: quasi +70% nel primo semestre, -40% nella seconda parte dell’anno.
  • Nonostante i minori volumi la Francia è un mercato in crescita a valore dell’11% a 342 milioni di euro, rafforzandosi come secondo mercato per la Spagna dopo la Germania che è cresciuta marginalmente a sfiorare 400 milioni. Non sono andate bene le cose nel Regno Unito e in USA (-1%), dove però potete scovare dei dati molto positivi sul segmento dei vini spumanti (+21% e +9% rispettivamente). Del crollo cinese abbiamo detto di sopra, mentre vale la pena di notare il forte incremento in Portogallo, e più marginale, in Italia.
  • Nel segmento degli spumanti la crescita è stata del 10%, con un forte contributo del recupero del Regno Unito e dei mercati del Nord Europa.
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