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Canada – importazioni di vino – aggiornamento 2019

Il Canada si conferma un mercato “a tre” tra Francia, Italia e USA. Tre cose vanno sottolineate guardando questi dati (ci mancano i volume quest’anno che non sono ancora stati caricati): 1) gli americani continuano a fare fatica, causa anche la forza del dollaro USA contro il dollaro canadese; 2) la Francia e l’Italia mantengono un ritmo di crescita piuttosto solido, tra il 5% e il 6%; 3) nel 2019 la crescita in valuta locale dei vini importati in realtà non c’è, visto che il dato del mercato (+3%) è totalmente derivato dall’apprezzamento del dollaro canadese contro l’Euro. L’Italia mantiene la seconda posizione grazie al segmento degli spumanti sempre in grande spolvero, mentre è attualmente il terzo esportatore per quanto riguarda i vini in bottiglia e il sesto nel segmento dei vini sfusi. Come per gli altri mercati che stiamo analizzando, i dati che qui trovate allegati sono disponibili per essere scaricati (con una profondità storica e dettagli superiori) nella sezione Solonumeri. Passiamo a una breve analisi dei dati.

  • Il mercato del vino di importazione canadese è cresciuto del 3% a 1.74 miliardi di euro nel 2019, con un +3% per i vini in bottiglia a 1.49 miliardi di euro, un calo dell’1% delle importazioni di vino sfuso a 97 milioni di euro e un incremento del 5/6% dei vini spumanti a circa 150 milioni di euro, quindi un dato relativamente “residuale” nell’ottica della penetrazione di questi prodotti in altri mercati.
  • I tre principali esportatori come dicevamo sono Francia, Italia e USA. Come cerca di “spiegarvi” il grafico a linee, noi e i francesi abbiamo preso mercato negli ultimi anni, approfittando della forza del dollaro americano che ha reso meno competitivo il prodotto USA. Ovviamente i francesi giocano parzialmente in casa (Quebec), ma è altrettanto vero che la zona orientale del Canada ha una comunità italiana veramente rilevante. I dati sono molto simili: 396 milioni per i francesi, 372 per gli italiani e 350 milioni per gli americani.
  • Nel segmento degli spumanti la Francia ovviamente domina il mercato con 70 milioni di euro di export, la metà circa del totale, ma con una crescita soltanto del 2% contro il +6% del mercato. L’Italia ha avuto un ottimo andamento negli ultimi anni, confermato anche nel 2019, e ha toccato quota 51 milioni (+14%, +17% annuo sui 5 anni), mentre sono veramente marginali sia i dati degli spagnoli che quelli degli americani, insieme circa 20 milioni di euro.
  • Come vedete dalla tabella principale, dopo questi tre paesi ci sono gli australiani, che però calano del 5% e sono 150 milioni di euro, quindi meno della metà degli americani, e gli spagnoli, con 110 milioni e una crescita un po’ sottotono nel 2019 rispetto a quanto visto gli anni scorsi.
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