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Esportazioni di spumante Italia – aggiornamento primo trimestre 2020

Riprendiamo l’analisi delle esportazioni di vino con il post trimestrale dedicato agli spumanti. Come abbiamo avuto modo di commentare di recente, il segmento degli spumanti da qualche mese non è più il traino del nostro export, essenzialmente a causa della forte esposizione al mercato inglese. I dati di marzo sono stati comunque sorprendentemente positivi con +10% nel mezzo di un mondo in crollo per l’inizio della crisi COVID. Il saldo sul trimestre di +2.8% è leggermente inferiore al +5% delle esportazioni totali ma considerando il calo del mercato inglese (-23% nei tre mesi, stabile in marzo) si tratta di un ottimo risultato. Dal punto di vista dei prodotti, la situazione è immutata: cresce il Prosecco (+6% nel trimestre), si riprende l’Asti (+11%), calano gli altri spumanti DOP. Il copione volumi-prezzi è ugualmente inalterato: forte incremento dei volumi e calo dei prezzi, e questo non è così positivo. Passiamo a leggere qualche dato insieme.

  • Le esportazioni di spumante sono cresciute del 2.8% a 331 milioni di euro nel primo trimestre, grazie all’accelerazione in marzo (+10%). Si tratta di un incremento guidato dal +17% di volumi (957mila ettolitri), che si combina con un prezzo medio in calo del 12% a 3.46 euro al litro. Se guardiamo i dati in ottica 12 mesi, l’export è arrivato a 1592 milioni di euro, +4%, probabilmente un picco dal quale caleremo con i dati da immaginare molto negativi dei prossimi mesi.
  • Le esportazioni di Prosecco crescono del 6% a 228 milioni di euro, con un +10% in volume a 592mila ettolitri. Per il Prosecco il mercato chiave è purtroppo il Regno Unito, calato del 14% nel primo trimestre. Va detto che si tratta dell’unico mercato importante in calo, ma è anche molto evidente dalla tabella che questo prodotto è fortemente esposto agli USA, fortunatamente in crescita del 9%. Sono molto positivi i dati della Germania (+25%), della Svezia (+22%) e del Canada (+44%).
  • L’altro prodotto tracciato è l’Asti, che cresce del 12% nel primo trimestre, con valori ovviamente nettamente differenti, 23 milioni di euro, un decimo del Prosecco. Come vedete questo +12% è fatto da un alquanto anomalo +211% del mercato americano, che sarebbe anche passato davanti alla Russia sugli ultimi 12 mesi: un dato da valutare con attenzione nelle prossime release.
  • Continua invece il graduale “abbandono” della categoria spumanti DOP, in calo da oltre un anno del 30% o più, quasi certamente colpita da una riclassificazione di alcuni prodotti in altre categorie.
  • Per tirare le somme del settore nel trimestre, il dato è buono ma supportato da trend probabilmente insostenibili, anche in assenza di COVID19. Per citare un segnale su tutti, vi segnalo il forte incremento del mercato tedesco.
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