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USA – importazioni di vino – aggiornamento 2019


Le importazioni americane di vino sono cresciute del 6% a 5.8 miliardi di euro nel 2019. In realtà questo progresso è completamente legato all’andamento del cambio. Quando tradotto in dollari americani, l’import è rimasto stabile a 6.5 miliardi di dollari, segnando il primo zero dopo tre anni di crescita tra il 3% e il 5%. Sono aumentati invece i volumi (+7%), segno che il vantaggio derivante dal dollaro forte è stato completamente assorbito dal mercato locale, mentre gli esportatori non ne hanno goduto. Il clichè dello scorso anno si ripete: la Francia cresce più dell’Italia (+8% contro +5%) grazie al migliore andamento dei vini fermi, mentre gli spumanti italiani continuano a fare meglio di quelli francesi, nonostante la distanza in termini di valore delle importazioni sia ancora molto significativa. Infine, con una crescita a doppia cifra, la Nuova Zelanda si impone come terzo esportatore di vino in USA, pur restando a una distanza siderale rispetto a italiani e francesi. Passiamo all’analisi dei dati, ricordandovi che i dati scaricabili e completi sono disponibili nella sezione Solonumeri.

  • Le importazioni americane di vino raggiungono quota 5.8 miliardi di euro nel 2019, con una crescita del 6.1% sul 2018 e del 6.6% in media sugli ultimi 5 anni. L’incremento più importante è come da diversi anni a questa parte nel segmento degli spumanti, +12% a 1.3 miliardi di euro (+13% annuo negli ultimi 5 anni), mentre per i vini fermi in bottiglia nel 2019 le importazioni si sono fermate a 4.23 miliardi di euro (+4%, leggermente sotto la media quinquennale di +5%). La categoria dei vini sfusi si conferma residuale a 0.3 miliardi di euro (+2% sul 2018, +3% mediamente negli ultimi 5 anni).
  • La posizione dell’Italia si conferma per il secondo anno consecutivo dietro la Francia. La distanza nel 2019 si è ampliata, dato che i francesi sono cresciuti dell’8% (1.98 miliardi di euro) mentre l’Italia ha fatto +5% (1.83 miliardi di euro).
  • A pesare sull’andamento del nostro export sono state le importazioni di vino in bottiglia fermo, dove peraltro l’Italia resta prima. La crescita nel 2019 è stata solo del 2% (quindi negativa in valuta locale) a 1.36 miliardi di euro, mentre la Francia ha esportato per 1.25 miliardi di euro, +6%.
  • Dove l’Italia va bene è nel segmento degli spumanti. Anche nel 2019 la crescita è del 15%, da 394 a 451 milioni di euro, superiore a quella francese, che comunque resta molto buona (+11% a 714 milioni).
  • Un breve cenno agli altri paesi: molto bene la Nuova Zelanda che ha messo nel mirino questo mercato, +11% a 431 milioni di euro nel 2019. Australiani e argentini sono stabili, mentre gli spagnoli crescono del 3%. Tornano a crescere del 6% le importazioni di vino dal Cile, dopo il tonfo del 2018.
  • Infine, i volumi, che sono in crescita del 7% a 12.3 milioni di ettolitri. Di questi, 7.3 milioni sono di vino in bottiglia fermo (stabile), 3.5 milioni sono di vino sfuso (+22%), mentre 1.5 milioni sono di vino spumante (+13%). Di questi ultimi 0.9 milioni provengono dall’Italia.
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