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Vendite al dettaglio di vino nella GDO in Italia – dati IRI, aggiornamento primo trimestre 2020

I numeri sono numeri, ma questi numeri sono chiaramente influenzati da fattori molto straordinari. Il 31 dicembre che cade dentro il primo trimestre 2020 invece che nel quarto trimestre 2019, l’accumulazione di prodotto occorsa nel mese di marzo in previsione del virus… insomma dobbiamo considerare rilevante l’incremento del 7% delle vendite di vino del primo trimestre? Vi ricordate che è anche il periodo meno importante dell’anno per le vendite? Io considererei questa analisi un po’ fine a se stessa, con qualche insegnamento: la crescita viene tutta dai volumi e niente dai prezzi, eppure a crescere di più sono i vini DOC e IGT rispetto ai vini comuni. Gli Champagne per quanto piccoli, battono gli spumanti italiani in termini di tasso di crescita (o di recupero, sarebbe meglio dire): +15% contro +12% (ma i metodo classico italiano fanno +17%, quindi “mele con mele” meglio). Gli italiani bevono sempre più vino bianco e meno rosso, in termini di volume, e questo porta a un impoverimento del prezzo medio, visto che i rossi vendono a 3.1 euro al litro e i bianchi a 2.7 (i rosati a 2.4 euro, addirittura). Bene fatte queste premesse, commentiamo qualche numero insieme (a proposito, le vendite del primo semestre nella GDO sono state 620 milioni di euro per un volume venduto di 1.9 milioni di ettolitri di vino).

  • Il primo trimestre chiude con vendite al dettaglio nella GDO di 620 milioni di euro (dato non comparabile con quello del 2019 per l’aggiunta di nuovi operatori), in crescita del 7%. A ciò contribuiscono sia i vini fermi, +6%, che a maggior ragione i vini spumanti, +12%, i quali beneficiano del calendario (31 dicembre che finisce dentro questo dato).
  • È una crescita guidata principalmente dai volumi, in crescita del 6.6% a 1.91 milioni di ettolitri, con l’unica eccezione dello Champagne, che invece ha visto un calo delle vendite in volume ma un potente effetto prezzo mix. A guardare i numeri relativi ai volumi salta all’occhio come non sono solo i vini in bottiglia a crescere ma anche gli altri formati (+6.4% contro +5.8% per le bottiglie) e che come nel passato i vini bianchi e rosati crescono più dei vini rossi (+8/9% contro +4%).
  • L’altra considerazione che mi pare interessante fare è quella della dinamica dei prezzi: nonostante DOC e IGT crescano più dei vini da tavola in termini di fatturato (+8% e +6% rispettivamente contro +1%), il prezzo medio di vendita fatica a crescere: +1% per i vini DOC, -1.8% per gli IGT e -3% per i vini comuni.
  • Chiudiamo con i vini spumanti, che continuano a crescere più dei vini fermi, +12% contro +6%, grazie anche come dicevamo al calendario. All’interno della categoria si nota un ottimo andamento dei metodo classico rispetto al passato (+17% Q1 contro +5% in tutto il 2019), mentre resta su livelli elevati l’andamento degli Charmat secchi (+12% contro +11% 2019) e stabili sono le vendite dei vini spumanti dolci.
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