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    Danimarca – importazioni di vino, dati 2022

    English translation with Bing Translator powered by GPT
    Fonte/Source: inumeridelvino.it, dati grezzi (raw data) from UN Comtrade
    Le importazioni di vino danesi sono rimaste stabili a un livello molto elevato di circa 830 milioni di euro nel 2022, raggiunto dopo il possente balzo registrato nel 2021. La prima differenza rispetto al 2021 è però determinata dalla quantità di vino importato, che è calata del 9% da 2.2 a 2 milioni di ettolitri, il che significa un incremento del prezzo medio di importazione del 10% circa, da 375 a 415 euro per ettolitro. La seconda differenza è che calano i vini fermi e crescono i vini spumanti. La terza differenza è nel fatto che i danesi nel 2022 hanno preferito i prodotti del nuovo mondo rispetto a quelli “tradizionali” di Italia e Francia, che sono passati tra il 2021 e il 2022 da 50% al 46% delle importazioni totali. A onore del vero e come potete vedere dal grafico delle quote di mercato all’interno del post, l’Italia stava già perdendo quota di mercato da diversi anni (all’interno di un mercato in crescita), mentre per la Francia la battuta d’arresto del 2022 è il primo segnale negativo dopo anni di progressi. Vedremo se questa nuova tendenza, che ha premiato soprattutto le importazioni americane e australiane (e in parte, curiosamente, quelle svizzere, ma qui potrebbe trattarsi di un canale di importazione e non di vero prodotto svizzero) continueranno in futuro. Per adesso proseguiamo con l’analisi del post.
    Danish wine imports remained stable at a very high level of about 830 million euros in 2022, reached after the mighty leap recorded in 2021. The first difference compared to 2021 is however determined by the quantity of wine imported, which fell by 9% from 2.2 to 2 million hectoliters, which means an increase in the average import price of about 10%, from 375 to 415 euros per hectoliter. The second difference is in the fact that the Danes in 2022 preferred the products of the new world compared to those “traditional” of Italy and France, which passed between 2021 and 2022 from 50% to 46% of total imports. To be fair and as you can see from the graph of market shares within the post, Italy had already been losing market share for several years (within a growing market), while for France the setback of 2022 is the first negative signal after years of progress. We will see if this new trend, which has rewarded above all American and Australian imports (and partly, curiously, those Swiss, but here it could be a channel of import and not of true Swiss product) will continue in the future. For now we continue with the analysis of the post.

    Con gli 830 milioni di importazioni del 2022, le importazioni di vino della Danimarca sono stabili dal 2021 ma registrano un eccellente +7.5% annuo nel corso degli ultimi 5 anni.
    Il dato si compone di 589 milioni di euro di importazioni di vini fermi in bottiglia, in calo del 4% nel 2022 ma a +7% annuo dal 2017, 117 milioni di euro di vini fermi sfusi, +2% sul 2021 e +4% annuo dal 2017 e ben 123 milioni di euro di importazioni di spumanti, +29% sul 2021 e +16% dal 2017.
    La Francia “guida” il mercato ma la sua quota di mercato cala dal 30% al 27%, per un calo in valore assoluto dell’8% a 227 milioni circa contro il 2021, che la lascia comunque a un +11% annuo dal 2017. Vanno meno bene le cose per l’Italia, -9% nel 2021 a 152 milioni e stabile in valore assoluto dal 2017 in avanti, mentre gli USA mantengono i dato del 2021 a circa 68 milioni e fissano la crescita annua dal 2017 al 20% annuo. Sono mediamente buoni i dati spagnoli (+7% sul 2021), mentre vanno analizzati brevemente sia Australia che Svizzera.
    Per l’Australia si tratta di un dato veramente positivo, +19% a 46 milioni che “suggella” il +22% annuo dal 2017, quindi la continuazione di un trend positivo che nessun altro importatore ha visto. Per la Svizzera si tratta di un dato “strano” perché il dato cresce da 27 a 44 milioni di euro, principalmente per via degli spumanti… non saranno magari vini francesi e italiani ri-esportati?
     With 830 million imports in 2022, Danish wine imports are stable from 2021 but record an excellent +7.5% annual over the last 5 years.
    The figure consists of 589 million euros of imports of still wines in bottles, down 4% in 2022 but +7% annually since 2017, 117 million euros of bulk still wines, +2% on 2021 and +4% annually since 2017 and well 123 million euros of imports of sparkling wines, +29% on 2021 and +16% since 2017.
    France “leads” the market but its market share drops from 30% to 27%, for an absolute drop in value of 8% to about 227 million compared to 2021, which still leaves it at +11% annually since 2017. Things are going less well for Italy, -9% in 2021 to 152 million and stable in absolute value from 2017 onwards, while the USA maintains the data of 2021 at about 68 million and sets the annual growth from 2017 to 20% per year. The Spanish data are on average good (+7% on 2021), while both Australia and Switzerland need to be briefly analyzed.
    For Australia it is a really positive figure, +19% to 46 million which “seals” the +22% annual since 2017, therefore the continuation of a positive trend that no other importer has seen. For Switzerland it is a “strange” figure because the figure grows from 27 to 44 million euros, mainly due to sparkling wines … maybe they are not French and Italian wines re-exported?

    Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO

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    Danimarca – importazioni di vino, dati 2020

    Fonte: UN Comtrade
    La Danimarca si conferma uno dei migliori mercati del vino del mondo anche nel 2020, mettendo a segno una crescita del 7% dei volumi (saliti al massimo storico di 2.06 milioni di ettolitri) e del 4% a valore, anch’esso al massimo storico di 683 milioni di euro. Come tutti gli altri paesi nordici, la Danimarca è un mercato molto sbilanciato sul consumo a casa e quindi non ha avuto ripercussioni particolari relativamente al COVID, anzi. È stato anche il 2020 un anno a vantaggio della Francia, che dal 2018 ha ripreso la leadership che aveva perso con la crisi mondiale del 2008-09 a vantaggio dell’Italia. La leadership francese, come abbiamo già avuto modo di dire si avvantaggia della posizione nel segmento degli spumanti, mentre nel mondo del vino fermo in bottiglia le posizioni, pur invertite anch’esse rispetto a qualche tempo fa sono più allineate. Passiamo a commentare qualche numero insieme, non prima di ricordarvi che tutti i numeri dettagliati e copia-incollabili sono a vostra disposizione nella sezione delle importazioni estere di Solonumeri (link).

    La Danimarca ha importato vino per un valore di 683 milioni di euro, in crescita del 4.4% sul 2019 e del 3.9% annuo negli ultimi 5 anni. A fronte di un cambio tra la corona e l’euro stabile (lo è ormai da diversi anni), anche i dati in valuta locale, che trovate allegati nel post sono coerenti, quindi circa 5.1 miliardi di corone danesi nel 2020. Di questi, 493 milioni sono di vino in bottiglia fermo (+5%), 118 milioni d vino sfuso (+4%, con una interessante progressione negli ultimi anni) e 71 milioni sono di vini spumanti (+3%).
    In termini di volume l’import danese sale a 2.06 milioni di ettolitri, di cui quasi 1 milione di ettolitri sono di vino sfuso, proveniente principalmente da Australia (178mila ettolitri) e Sud Africa (151mila).
    Il vino francese allarga ulteriormente il gap con l’Italia, crescendo del 7.6% a 176 milioni, rispetto al +3.4% italiano, 149 milioni di euro, e quindi rappresenta il 25.7% del mercato (+0.8% dal 2019) contro il 21.8% dell’Italia (-0.2%).
    La forza della Francia è nei vini spumanti, che nel 2020 crescono del 4% a 37 milioni di euro e mantengono la quota del 52% dopo il graduale deterioramento visto negli anni scorsi (purtroppo non a vantaggio del nostro spumante che veleggia sui 10 milioni di euro).
    Nel segmento dei vini in bottiglia l’Italia e la Francia sono quasi perfettamente allineate, con 124 milioni e 131 milioni di euro rispettivamente, ma con un ritmo di crescita che vede la Francia prevalere nettamente (+9% contro +6% per il 2020, 8% contro +1% negli ultimi 5 anni).
    Dietro Italia e Francia c’è una voragine, dopo la quale si trova la Spagna (in calo) e gli USA che invece hanno raddoppiato in pochi anni raggiungendo 50 milioni di esportazioni in Danimarca. Vi lascio alle tabelle.

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    Danimarca – importazioni di vino, dati 2019

    Fonte: UN Comtrade Proseguiamo il viaggio tra I maggiori paesi importatori di vino con i dati della Danimarca, che non avendo produzione propria riflettono anche il consumo apparente. Trovate anche in formato scaricabile nella sezione Solonumeri del sito i dati rielaborati forniti da UN Comtrade. Il 2019 è stato un altro anno di leggera crescita […] LEGGI TUTTO