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    Antonella Corda e il vermentino di Serdiana

    Antonella Corda

    Un periodo della nostra esistenza molto complicato ci sta privando del piacere del viaggio fisico e dell’incontro con i vignaioli nella loro terra, nella loro casa. Certo la bottiglia è un vettore e, grazie l’assaggio, possiamo cogliere l’essenza del frutto di quelle vigne e del lavoro del viticoltore, ma per i luoghi, al momento, possiamo solo accontentarci del viaggio virtuale. Digitando Serdiana su Google, paese sardo dove ha sede la cantina di Antonella Corda, ho scoperto che a 4 km dal paese si trova un bacino di acque delicatamente salmastre denominato Su Stani Saliu. Le cronache narrano che, specialmente d’estate, per effetto dell’evaporazione, grazie al suo substrato argilloso, si assiste alla formazione di strati di sale. Non solo, le rive dello stagno sono ricche di tamerici, di giunchi e di erba corallina, tutti profumi che è facile ritrovare nei vini di Antonella e in particolare nel vermentino di Sardegna. Antonella Corda è figlia e nipote d’arte, suo nonno è quel gigante di Antonio Argiolas. Per tutta l’infanzia ha respirato mosto e pratiche di cantina e dopo la laurea in scienze e tecnologie agrarie presso l’Università degli Studi di Sassari, si specializza in Trentino-Alto Adige in gestione del sistema viti-vinicolo con un master presso la Fondazione Edmund Mach. Al suo ritorno in Sardegna, nel 2010, Antonella decide di mettere a frutto i suoi studi e le sue competenze iniziando a imbottigliare con il suo nome. In cantina si avvale della consulenza di un grande enologo che non ha certo bisogno di presentazioni, il toscano Luca D’Attoma.
    Il vermentino di Sardegna di Antonella Corda – degustazione verticale
    Si dice, e io sono pienamente d’accordo, che il miglior vermentino sardo sia proprio quello di Serdiana. I vini di Antonella vengono prodotti con uve derivanti dal cru vigneto Mitza Manna, vigneto prediletto del nonno di Antonella, Antonio Argiolas, che si estende per 6 ettari e si trova a 200 metri slm (sopra il livello del mare). È caratterizzato da varietà di uva autoctona a bacca bianca quali vermentino e nuragus. Il terreno è sabbioso, argilloso e limoso. La forte presenza di calcare esalta in questi vini la loro naturale freschezza e florealità. L’altro cru aziendale è il vigneto Mitza S’ollastu, situato al confine con il comune di Ussana, è coltivato con uve autoctone di vermentino e cannonau. Gli elementi del suolo, sabbia, limo, argilla e la forte presenza di ciottoli, sono in perfetto equilibrio per donare a questi vini un carattere deciso e genuino.

    Ziru 2018
    Ziru è un è un vino ottenuto da varietà locali a bacca bianca tra cui il vermentino e viene affinato in anfore di terracotta e prodotto in quantità davvero limitate, per l’annata 2018 solo 2000 bottiglie. I grappoli vengono raccolti manualmente a fine agosto e fatti macerare sulle bucce per venti giorni, per poi passare al successivo affinamento di 24 mesi in anfore di terracotta. Nessuna filtrazione prima dell’imbottigliamento.  Il nome Ziru è un antico termine sardo utilizzato per le anfore in ceramiche che servivano per conservare l’olio e il vino.
    Il naso è di una complessità unica, frutta matura con note dolci di uva passa e marzapane in evidenza, poi litchi, biancospino e camomilla. In bocca gioca sugli equilibri, espressivo e intenso ma nello stesso tempo molto delicato.
    Vermentino di Sardegna 2019
    È il vino della verticale che più di tutti ha reso vivido il pensiero di Su Staini Saliu di cui dicevo prima, proprio per la delicatezza salmastra. Al naso troviamo agrumi, fiori bianchi, una leggera nota di salvia. In bocca è caldo e avvolgente, di bella sapidità e con una freschezza incisiva.
    Vermentino 2018
    Il naso si fa più complesso rispetto all’annata 2019, virando su leggere note di idrocarburi accompagnate a frutta tropicale e zafferano.  In bocca però non è però espressiva come al naso, tuttavia è sorretto da una bellissima acidità.
    Vermentino 2017
    Eccolo il gioiello di Antonella, anch’esso accomunato dal tratto distintivo che accumuna il vermentino di Antonella, ma qui è tutto perfetto. Al naso anice stellato, finocchietto e agrumi, delicate note di idrocarburo. In bocca è pieno, elegante e persistente. Se proprio vogliamo cercare un paragone, di sicuro il Riesling è il vino al quale potremmo affidarci. Fulgido esempio di dove può arrivare il vermentino di Serdiana.
    Vermentino 2016
    La prima annata prodotta da Antonella Corda. Non ha la classe e la perfezione del 2017 ma permette di capire da dove è iniziato e dove potrà arrivare il percorso di Antonella Corda. Al naso la frutta tropicale diviene più matura, poi camomilla e un sentore netto di idrocarburi. In bocca è grasso e salmastro ma mantiene una discreta acidità, vino di fascino.
    Tags: antonella corda, antonio argiolas, cannonau, luca d’attoma, Mitza Manna, Mitza S’ollastu, nuragus, serdiana, su stani saliu, vermentino di sardegna, ziru LEGGI TUTTO

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    Michele Drusian: il marketing dei vini di lusso.

    Un vino che si inserisce nel mercato del lusso deve avere un posizionamento chiaro, riconoscibile e definito precedentemente in ogni suo dettaglio.
    Michele Drusian, direttore marketing e vendite in Tenuta Luce e docente del MIV, ci parla del suo intervento al corso in marketing internazionale del vino di WineJob, e di come un brand di vino per distinguersi debba investire sulla qualità, sulla sua unicità e su una strategia ben eseguita.
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    Luca Giavi: Il mercato degli sparkling wines

    Nonostante il momento difficile per le vendite di vino, il settore degli sparkling wines sembra avere sempre una marcia in più.
    Luca Giavi, Direttore Generale del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, ci parla dell’argomento del suo intervento al MIV, il corso in marketing internazionale del vino di WineJob, delle prospettive positive a livello internazionale della DOC Prosecco e del perché fare affidamento a dati puntuali e consultabili permette di indirizzare le scelte di mercato e ridurre il margine di errore.
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    Giacomo Tarquini: Come costruire un piano di marketing

    Un piano di marketing parte dall’analisi dei competitors e si snoda fino alla pura strategia di comunicazione del prodotto su diversi canali. Quali sono i passi che portano alla costruzione di un piano efficace?
    Giacomo Tarquini, Global Marketing Director di Duca Di Salaparuta, Florio e Corvo, ci parla del suo intervento al MIV, il corso in marketing internazionale del vino di WineJob, e del perché una case history di successo sia frutto di una pianificazione strutturata in tutti i suoi dettagli dal reparto marketing.
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    Il controllo di gestione dell’azienda vitivinicola

    Che cos’è il controllo di gestione e perché è importante applicarlo all’interno della struttura delle aziende vitivinicole?
    Il 14 e 15 Dicembre dalle 17:00 alle 19:00 approfondiremo insieme a Francesco Mangani i motivi per cui un sistema di controllo di gestione permette di avere un’immagine fedele della propria azienda e perché questo consente di individuare i punti di forza e debolezza con consapevolezza.
    Impareremo a determinare, per esempio, il costo dei singoli prodotti (dalla cantina all’imbottigliamento) e quindi a definire il margine disponibile, elemento indispensabile per gestire con molta più precisione la politica commerciale e massimizzare il risultato economico.
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    Nasce la Friuli Colli Orientali e Ramandolo Academy

    Il 2020 è sicuramente un anno che verrà ricordato per molti motivi, molti dei quali non esattamente legati al mondo del vino e decisamente non piacevoli. Il 2020 coincide anche con il 50° anniversario della Doc Friuli Colli Orientali e del Consorzio ed avrebbe previsto diverse attività ed eventi in grado di festeggiare tale ricorrenza tracciando un segno per il futuro della denominazione.
    Allo stesso tempo, a partire dalla fine del 2019 una serie di iniziative dedicate a professionisti del mondo della ristorazione stavano cominciando a prendere piede trovando crescente riscontro. Lo stop imposto dalla pandemia non ha comunque frenato le attività tecniche e di promozione che si sono adattate alle esigenze.
    Per riuscire a dare un segno concreto di continuità e di speranza e festeggiare allo stesso tempo la ricorrenza del 50° anniversario il Consorzio inaugurerà la Friuli Colli Orientali e Ramandolo Academy.
    Un luogo, dedicato alla formazione di alto livello dei professionisti, aperto tutti i giorni su prenotazione, con 35 postazioni dispencer per poter in autonomia degustare vini provenienti da tutta la denominazione con focus dedicati periodicamente e la possibilità di conoscere le differenze e le particolarità di ogni singola zona dei Colli Orientali. Con l’aiuto del grande lavoro dei tecnici del Consorzio che da oltre 13 anni raccolgono i dati stagionali nella relazione tecnica “Le Stagioni e le Uve” si potrà essere introdotti, degustando alla comprensione dei sentori specifici di ogni angolo della denominazione. Il desiderio è quello di trasformare l’Academy in una vera e propria “fabbrica” di emissari dei Colli Orientali del Friuli, permettendo a ristoratori, enotecari, sommelier, giornalisti e Winelovers di potersi specializzare profondamente divenendo poi i veri e propri promotori della denominazione una volta formati.
    L’Academy sarà dotata di una postazione multimediale con un grande schermo in grado di proiettare non solo dati e presentazioni, ma anche di potersi collegare on Line ed organizzare degustazioni a distanza per poter far conoscere i Colli Orientali in tutto il mondo, unendo quindi quello che la pandemia ha reso ormai di continuo utilizzo.
    Un luogo unico in Regione e non solo, capace di trasformare la promozione in risorsa per tutti e condividendo le conoscenze e le professionalità accumulate dalla struttura del Consorzio.
    Nel momento in cui il mondo chiude, il Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo apre una porta per il futuro della denominazione.
    Per saperne di più:

    Tags: colli orientali, colli orientali academy, ramandolo LEGGI TUTTO

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    2ENTYW1NE – Il futuro del vino italiano: intervista con Stevie Kim

    Manca meno di una settimana all’inaugurazione della settima edizione del Wine2Wine Business Forum, che verrà realizzata interamente online.
    Quali sono le tematiche chiave che verranno affrontate quest’anno sul wine business nelle oltre 50 sessioni e insieme a più di 70 relatori internazionali?
    Ne parliamo con Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, che ci parla delle novità del forum di questa edizione per una visione sul prossimo futuro del mondo del vino.
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    Gabriele Alessandroni: L’importanza del Wine English

    Nella comunicazione del wine business, ogni manager deve conoscere la lingua inglese ed essere a proprio agio con tutti i termini tecnici che riguardano la viticoltura, l’enologia e la degustazione.
    Gabriele Alessandroni, wine educator per la WSET School di Londra e docente del MIV, ci spiega come viene affrontato questo argomento nelle sue lezioni del corso in marketing internazionale del vino di WineJob.
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